PREMESSA:
Per chi non avesse visto "Pomeriggio 5", vi dico che hanno parlato dei TH come "riferimento musicale degli EMO" ed hanno usato le loro canzoni per i servizi su di essi. Noi del THIFC abbiamo scritto alla redazione per sottolineare lo sbaglio. SIccome ci sarà un seguito, vi invito a mandare un'email di dissenso qui: [email protected]Fonte:
TH Italia FCArticolo su GingerGeneration:
Perchè Tokio Hotel è il contrario di emoIl nome del gruppo è stato mescolato alla discussione avvenuta ieri in diretta a Domenica 5, mentre il fandom su internet di ribellava.Si è parlato di emo, ieri a Domenica 5. Sembra essere l'argomento del mese: emo, scene queen, alternativi, comunque li si voglia chiamare.
A quanto pare gli "emo" non esitono più, adesso ci sono delle digievoluzioni ramificate di quella che fu la specie originaria. Ad ogni modo, per chi ne sta fuori è indifferente la denominazione, ed è impossibile (e anche poco interessante) capire quanti anelli al naso serva avere per essere chiamato X e non Y. Ragazzi e ragazze giovani, con capelli sapientemente piallati - pardon, piastrati, trucco pesante, piercing e un abbigliamento molto nero o molto in technicolor: ci siamo capiti.
In seguito ad un servizio-shock de Le Iene si è parlato molto di quanto le abitudini di questo giro di persone siano salutari: autolesionismo, alcool, droghe, sesso prematuro, promiscuità. Valori che sembrano non andare più in là di bellezza e popolarità, atteggiamenti di arroganza e superbia che vengono esaltati e premiati.
E' chiaro che in ogni corrente alternativa c'è sempre chi decide di aderire al ruolo dalla A alla Z, e chi ne fa solo una questione di look e poco altro - il che, in questo caso, non sarebbe altro che un bene - ma ormai l'immaginario legato alle parole emo e scene queen è fatto di tutto ciò che di più contro educativo e malsano possa balzare alla mente.
Associazione sbagliataNon sono qui a fare la moralista, a sparare a zero sulle extension platinate o a suggerire misure rivoluzionarie per risollevare le sorti della gioventù bruciata. Non è mio compito e non ne sarei in grado.Qui però è stata sbandierata, per l'ennesima volta, e in questo caso nel bel mezzo di una trasmissione della domenica pomeriggio seguita da non poche mamme, zie e nonne, un'associazione sbagliata fondata su un pregiudizio ormai vecchio e, purtroppo, difficile da estirpare.
L'associazione fra tutto l'immaginario negativo di cui si diceva prima, e i Tokio Hotel.
Il dibattito in casa D'Urso si è aperto con un servizio che citava proprio loro come "band di riferimento" di emo / scene queen / qualunque sia il loro nome, ed è continuato con le loro canzoni di sottofondo mentre scorrevano immagini di feste in discoteca abbastanza accalorate e mentre giovani appartenenti a questo ambiente sciorinavano, ridacchiando e biascicando un "cioè" ogni due parole, quanto situazioni di questo genere siano per loro la normalità.
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